Il 29 maggio 2003 ore 15.00 si è tenuta, alla presenza di Raffaele Pinto Segretario Vicario della FLP, di Paola Saraceni del Coordinamento Nazionale FLP-Giustizia e Angelo Montone Coordinatore Territoriale FLP-Giustizia, un ‘assemblea, da quest’ultimo indetta, del personale dell’Ufficio NEP di via Carlo Poma 3.

L’incontro ha avuto lo scopo di evidenziare la presenza costante sul territorio che caratterizza l’azione della FLP-USAE che sta portando i suoi quadri ad incontrare i lavoratori all’interno degli Uffici Giudiziari in tutta Italia.

Lo scopo di questo incontro, al quale hanno partecipato iscritti e non iscritti, è stato quello di conoscere la realtà lavorativa all’interno della quale operano i dipendenti dell’UNEP di Roma attraverso testimonianze dirette degli addetti.

Il quadro che è emerso dall’incontro è a dir poco allarmante e richiede una serie di interventi immediati al fine di creare condizioni di lavoro accettabili per il personale in servizio in codesta struttura.

Innanzitutto, per eliminare la disparità dei carichi di lavoro e del trattamento economico del singolo dipendente, bisogna informatizzare l’ufficio, come già avviene per l’ufficio esecuzioni dell’Ufficiale Giudiziario e per l’ufficio delle notifiche degli atti in materia di lavoro.

Altra problematica emersa, che richiede l’immediato intervento dell’Amministrazione, è la cronica insufficienza d’organico che va sempre diminuendo a causa del pensionamento del personale per raggiunti limiti di età. Situazione questa che costringe i dipendenti sempre ad un più elevato carico di lavoro che provoca un grave e preoccupante stress, senza alcuna possibilità di recupero di energie in quanto il personale lavora tutta la settimana, compresi i festivi per circa 15 ore al giorno, senza, peraltro,  percepire buoni pasto. Le incombenze dell’ufficiale giudiziario, come si sa, obbligano il dipendente a lavorare anche nei giorni festivi che dovrebbero essere invece dedicati al recupero psico-fisico nonché dedicato alla propria famiglia.

Altro punto dolente che è emerso dall’incontro con i lavoratori, è quello che riguarda la mancata autorizzazione agli stessi all’uso del mezzo proprio, per cui gli stessi si vedono costretti a pagare i parcheggi, i consumi di carburante, nonché gli inevitabili danni dovuti sia all’usura dell’autovettura che agli incidenti più o meno gravi che inevitabilmente possono accadere.

E’ appena il caso di ricordare come non sia pensabile che tale personale utilizzi i mezzi pubblici, stante la mole di peso del materiale da consegnare così come le lunghe distanze da percorrere nel traffico cittadino, che si trasformano in spostamenti che richiedono tempi lunghissimi.

Gravissima è poi la situazione dei luoghi di lavoro da un punto di vista igienico sanitario.

Gli Uffici sono assolutamente inadeguati, non vi sono sufficienti sedie e scrivanie per i lavoratori e non vengono rispettate le più elementari norme di cui al D.Lgs. 626/94 sulla sicurezza sul lavoro e sue successive modificazioni.

In relazione alla drammatica situazione finora rappresentata, questa O.S. intende procedere chiedendo un ispezione finalizzata all’accertamento delle condizioni di igiene e di sicurezza sul posto di lavoro (VISAG) agli organi competenti; inoltre proporrà un’interpellanza parlamentare in merito alla mancata articolazione dell’orario di lavoro che  determina di fatto una grave disparità su questa materia all’interno dello stesso Ministero.

Infine la scrivente O.S., alla luce di quanto sopra esposto, ha deciso di programmare lo stato di agitazione  dei lavoratori che vanno ormai visti come una categoria ad altissimo rischio usurante a livello fisico e psicologico, visti i numerosi casi di stress lavorativo riscontrati nel corso dell’incontro.

Cordialità

Roma 10 giugno 2003

Il Coordinatore Territoriale

Angelo Montone


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